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Glyphosate and aminomethylphosphonic determination

Responsabile di Progetto
Silvia De Francia

Aree / Gruppi di ricerca

Partecipanti al progetto

Descrizione del progetto

N-(phosphonomethyl)glycine (glyphosate, GLY) was synthesised in 1974 and selected as herbicide for commercial distribution because of a selective inhibition of the shikimate pathways, a pivotal enzymes pathway supporting plant growth. Considered safe in terms of environmental impact and toxic effects on animals, with low production costs and high market demand, GLY rapidly reached a worldwide diffusion for extensive agricultural. It has been the most adopted herbicide over the last 40 years. GLY is transformed in aminomethylphosphonic acid (AMPA) by plants and in soil through oxidative deamination and further degradation. Since the first introduction to the market, the effects of GLY on plants have been largely investigated, while, except for occupational exposure to high levels of glyphosate-based herbicides, there were no early reports about toxicity in humans. Scientific literature about the biological effects of GLY on humans is still controversial and still misses consensus. In this context, establish a consistent and transversal way to extract, determine e quantify GLY and AMPA in biological samples, is of pivotal importance to address potential pharmacodynamic and pharmacokinetics features of the two molecules. Most of the described procedures to determine concentrations, however, are extremely complicated, time-consuming, and do not acceptable quantification. The intent of this project is the development and validation of a simple, effective and reproducible low-cost method to extract and quantify GLY and AMPA in different biological samples. Then to correlate the obtained data with specific toxicity markers, in order define the possible biological effect of these analytes on different models.

Determinazione di Glifosate e metabolita (AMPA)

Il glifosate, sintetizzato nel 1974, è stato selezionato come erbicida per la distribuzione commerciale, grazie alla sua capacità di inibire selettivamente la via dello shikimato, una via enzimatica cardine che supporta la crescita delle piante. Considerato sicuro in termini di impatto ambientale ed effetti tossici sugli animali, con bassi costi di produzione ed elevata domanda di mercato, il glifosate ha rapidamente raggiunto una diffusione mondiale per l'impiego in agricoltura estensiva. È stato l'erbicida più adottato negli ultimi 40 anni. Il glifosate viene trasformato in acido aminometilfosfonico (AMPA) dalle piante e nel suolo attraverso degradazione. Dalla prima introduzione sul mercato, gli effetti del glifosate sulle piante sono stati ampiamente studiati, mentre, ad eccezione dell'esposizione professionale ad alti livelli di erbicidi a base di glifosate, non ci sono state segnalazioni precoci sulla tossicità nell'uomo. La letteratura scientifica sugli effetti biologici di glifosate sugli esseri umani è ancora controversa. In questo contesto, stabilire un modo semplice e sicuro per estrarre, determinare e quantificare glifosate ed AMPA in campioni biologici, è di fondamentale importanza per studiare le potenziali caratteristiche farmacodinamiche e farmacocinetiche delle due molecole. La maggior parte delle procedure descritte in letteratura per determinare tali concentrazioni, tuttavia, è estremamente complicata, richiede molto tempo e non fornisce quantificazioni accettabili. L'intento di questo progetto è lo sviluppo e la validazione di un metodo a basso costo, semplice, efficace e riproducibile per estrarre e quantificare glifosate ed AMPA in diversi campioni biologici al fine di definirne un possibile effetto biologico.

Ultimo aggiornamento: 31/05/2023 16:15
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