Hepatocellular carcinoma development in non-alcoholic fatty liver disease: role of specific hypoxia-related mediators.
Aree / Gruppi di ricerca
Partecipanti al progetto
- Parola Maurizio
- Bocca Claudia
- Cannito Stefania
- Foglia Beatrice
- Maggiora Marina
- Novo Erica
- Protopapa Francesca
- Autelli Riccardo
- Bugianesi Elisabetta
- Sutti Salvatore
- Marra Fabio
- Pontisso Patrizia
Descrizione del progetto
Background. Non-alcoholic fatty liver disease (NAFLD) is the most frequent chronic liver disease in industrialized countries (prevalence: approx. 25% in general population; 70% or more among overweight/obese individuals). 20-30% of NAFLD patients develop non-alcoholic steatohepatitis (NASH), that can progress to cirrhosis and hepatocellular carcinoma (HCC), with HCC reported to develop also in non-cirrhotic NAFLD patients. The mechanisms responsible for NAFLD progression are unclear and no biomarkers are available to predict the individual risk of progression and/or HCC development. Along these lines, literature and preliminary data suggest that specific hypoxia-inducible factors (HIFs)-related mediators (HRMs), histidine-rich glycoprotein (HRG), SerpinB3 (SB3) and oncostatin M (OSM) may have a role in NAFLD progression towards HCC development.
Aims. The project, by integrating competences of basic and clinical scientists, will investigate (models with transgenic mice, cell culture studies, xenograft models, analyses on specimens from NAFLD patients carrying or not HCC) the biological role and prognostic significance of HRMs in NAFLD progression towards HCC and preclinical therapeutic strategies.
Expected Results. To disclose the role of HRMs in NAFLD/NASH progression and the prognostic significance for human patients. To elaborate preclinical therapeutic strategies to interfere with HRMs-related action.
Background. La steatosi epatica non-alcolica (NAFLD) è la più frequente causa di epatopatia cronica nei paesi industrializzati (prevalenza: circa 25% nella popolazione generale; 70% o più in pazienti sovrappeso/obesi e/o diabetici di tipo 2). Il 20-30% dei pazienti NAFLD sviluppa steatoepatite non-alcolica (NASH), che può progredire a cirrosi e carcinoma epatocellulare (HCC), quest’ultimo capace di svilupparsi anche in pazienti non cirrotici. I meccanismi responsabili per la progressione della NAFLD non sono ancora chiariti e non sono disponibili biomarcatori in grado di predire il rischio individuale di progressione e/o di sviluppare HCC. Dati di letteratura e preliminari suggeriscono che specifici mediatori indotti dai cosiddetti fattori inducibili da ipossia (HIFs), quali histidine-rich glycoprotein (HRG), SerpinaB3 (SB3) ed oncostatina M (OSM) possano svolgere un ruolo nella progressione della NAFLD verso la comparsa di HCC.
Obiettivi. Il progetto, integrando competenze di scienziati di base e clinici, intende studiare (modelli di topi transgenici, studi in colture cellular, modelli di xenograft, analisi su campioni di pazienti NAFLD portatori o meno di HCC) il ruolo biologico ed il significato clinico di tali mediatori ipossia – correlati (HRMs) in relazione alla progressione della NAFLD verso HCC nonché possibili nove strategie terapeutiche.
Risultati attesi. Svelare il ruolo dei tre HRMs indicate nella progressione della NAFLD/NASH ed il loro possibile significato prognostico per pazienti umani. Elaborare strategie terapeutiche pre-cliniche per interferire con l’azione di tali mediatori.