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Studio degli effetti degli inquinanti organici persistenti (POPs) sul genoma del Dictyostelium per l’identificazione di geni e proteine suscettibili all’azione cancerogena

Study of the effects of persistent organic pollutants (POPs) on the Dictyostelium genome for the identification of genes and proteins susceptible to carcinogenic action

Ente finanziatore
Fondi ricerca Locale, AIRC.
Settore ERC
LS1_1 - Macromolecular complexes including interactions involving nucleic acids, proteins, lipids and carbohydrates
LS1_8 - Structural biology
LS3_1 - Cell cycle, cell division and growth
LS3_7 - Mechanobiology of cells, tissues and organs

Aree / Gruppi di ricerca

Partecipanti al progetto

Descrizione del progetto

in collaboration with ARPA REGIONE PIEMONTE

Human exposure to non-biodegradable substances defined persistent organic pollutants (POPs) is adversely affecting human health and environment. They can be accumulated in soil, water and consequently in food. The difficulty in quantifying the potential toxicity of individual substances led us to propose Dictyostelium, a lower eukaryote living mainly in the undergrowth, as a good model to study their damaging effects. Dictyostelium will allow us to identify mutations arising as a result of its growth in contaminant soils. Thanks to the high degree of homology with human genes and thanks to the whole genome sequenced, we could identify new genes involved in processes of resistance or hypersensibility to carcinogens. The obtained results should be subsequently validated in the context of leukemia.

L’esposizione dell’uomo a sostanze che non sono biodegradabili e che vengono definite inquinanti organici persistenti (POPs) sta diventando sempre più massiccia e pericolosa. I contaminanti si raccolgono nel terreno, acque e alimenti. Considerando l’impossibilità di quantificare la potenziale tossicità di singole sostanze sulla vita degli organismi più sviluppati, ci proponiamo di indagare i loro effetti utilizzando come modello di studio il Dictyostelium discoideum, eucariote inferiore che vive principalmente nel sottobosco. Grazie all’alto grado di omologia genica e al sequenziamento del suo intero genoma, l’utilizzo del Dictyostelium discoideum ci permetterà di identificare possibili mutazioni insorte in seguito della sua crescita in terreni contaminati. I geni individuati potrebbero avere un ruolo cruciale nei processi di resistenza o di ipersensibilità all’azione cancerogena dei contaminanti, e per questo motivo i risultati ottenuti dovranno poi essere validati nel contesto delle leucemie.

Ultimo aggiornamento: 06/06/2023 09:11
Location: https://www.dscb.unito.it/robots.html
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