Metodologie e tecniche per riparare lesioni nervose gravi con perdita di sostanza
Methodology and techniques to repair severe nerve injury with nerve substance loss
Aree / Gruppi di ricerca
Partecipanti al progetto
Descrizione del progetto
The more used surgical technique of repair is a primary end-to-end repair, while in nerve gap injuries, when tension precludes a primary repair, a nerve autograft is usually used to provide a scaffold for the regenerating nerve. The possibility of repairing nerve defects by bridging the gap by means of non-nervous tubes has been widely studied, both experimentally and in clinical practice. This surgical approach is usually called tubulization, which consists in bridging a nerve gap by means of a cylinder-shaped tube. This technique offers also the possibility of manipulate in the laboratory different tissues and organs in order to fashion conduits that mimic some important features of the nerve environment; and to enrich biological or synthetic tubes with various elements (substances, either molecules, cells or tissues) that are considered essential for promoting nerve fiber regeneration. In particular, our research group is studying, in collaboration with national and international academic groups and companies, different innovative strategies of peripheral nerve repair. Biomaterial conduits (e.g. chitosan, silk) or biological conduits (e.g. decellularized nerves, muscle-in vein graft) have been tested or are in phase of optimization.
La tecnica chirurgica di riparazione più usata è una riparazione primaria termino-terminale, mentre nelle lesioni più gravi, con perdita di sostanza nervosa, quando la tensione preclude una riparazione primaria, si usa di solito un autotrapianto di nervo per fornire un supporto al nervo che rigenera.
La possibilità di riparare le lesioni nervose colmando la lacuna per mezzo di tubi non nervosi è stata ampiamente studiata, sia sperimentalmente che nella pratica clinica. Questo approccio chirurgico è solitamente chiamato tubulizzazione, che consiste nel colmare una lacuna nervosa per mezzo di un tubo di forma cilindrica. Questa tecnica offre anche la possibilità di manipolare in laboratorio diversi tessuti e organi al fine di creare condotti che imitino alcune importanti caratteristiche dell'ambiente nervoso e di arricchire i tubi biologici o sintetici con vari elementi (sostanze, molecole, cellule o tessuti) che sono considerati essenziali per promuovere la rigenerazione delle fibre nervose. In particolare, il nostro gruppo di ricerca sta studiando, in collaborazione con gruppi accademici e aziende, nazionali e internazionali, diverse strategie innovative di riparazione dei nervi periferici. Condotti costituiti da biomateriali (per esempio chitosano, seta) o biologici (per esempio nervi decellularizzati, innesto muscolo-venoso) sono stati testati o sono in fase di ottimizzazione.